" già che sei giù "
E' la frase, in assoluto, più
utilizzata nel corso delle crociere in barca a vela: basta abbandonare il pozzetto per
sentirla pronunciare. Ritengo che, dopotutto, sia una prova a cui ci sottopongono i nostri compagni di avventura per vedere quanto siamo disponibili. Risposte tipo " telavieniaprenderetù " o " noncipensonenchelontanamente " mettono in allarme lo skipper che cerca subito sulla carta un conveniente approdo per sbarcare tutta la comitiva prima che si giunga alle vie di fatto. Con questo SITO vorrei fare la parte di chi "và giù" raccogliendo tutto ciò che può essere utile a chi ama perdere il suo tempo vagabondando in barca a vela, pertanto tutti coloro che sono disposti ad offrire suggerimenti, notizie, pianetti di porti non riportati nei Portolani ecc. ecc., possono inviarli e li vedranno pubblicati in questo sito. L'unico compenso previsto sarà la GLORIA. Aspetto notizie sull' E-MAIL admin@velagodete.it Buon vento AUG |
Già che
sei lì
Luglio, 35º allombra. Umidità 95%. Vento: due miseri nodi in poppa. ( sfiga! ). Scendere sotto coperta per prendere o posare qualcosa si trasforma sempre in un lavoro forzato travestito da piccolo, trascurabile, innocuo, favore. Da ore nessuno scende in quadrato e nessuna, nemmeno la più piccola esigenza, distrae lequipaggio dai compiti loro assegnati: prendere il sole, leggere, dormire, ammirare il paesaggio in tutte le direzioni tranne quella di avanzamento della barca tanto cè lauto pilota ( Sigh! ) , pescare, chiacchierare e fumare, sotto vento, mi raccomando. Poi, allimprovviso, il più infelice e distratto dei marinai si alza e nel silenzio e lindifferenza di tutti si accinge a scendere la scaletto che porta al paradiso ( così è anche e stranamente chiamata la zona quadrato sulle barche civili, intendendo non militari ). Nessuno venditore di barche e nessun charter vi spiegherà mai come disinserire lallarme peraltro silenzioso che si attiva appena il vostro leggero piedino tocca il secondo gradino, scendendo la scaletta. Fatto sta che il silenzioso allarme sveglia e scuote da un torpore che pareva definitivo tutto lequipaggio. Già che sei lì recitano allunisono grandi e piccini aspettandosi di ricevere tutta lattenzione dovuta ai tre puntini di sospensione che, a dispetto della loro innocente inconsistenza, sono il preludio ad un torrente di richieste dettagliatissime, particolari e , possibilmente, urgenti scusa dai ormai sei che lì - Lasciugamano, quello verde con le righe gialle sta giusto lì sotto a tutto il casino della cuccetta di poppa di sinistra, basta che sposti la sacca da sub di Francesco. Non è che mi porteresti un po di succo di frutta, non quello alla pesca, quello allananas, lho messo io in frigo ieri sotto i formaggi, linsalata, i salumi, il cocomero e le birre Birra, birra a me portami una birra va non quella in lattina, laltra. Guarda, scusa: sul tavolo da carteggio dovrebbe esserci il biberon di Marta. Ma forse è vuoto. Lacqua è quella fuori frigo sotto la panca di dritta, sposta pure i giochi di Piero sul tavolo o in terra. Meglio lì in cabina altrimenti rotolano dappertutto. Vedi mica la mia macchina fotografica? E un biscotto? Magari con la Nutella. e perché un salamino no? La mia crema abbronzante, quella a protezione 15 che ormai sono colorita e non mi brucio più. Nella sacca bianca e blu a righe, cè uno scomparto a sinistra o a destra, è lì dai, la vedi. Telefona al marina per chiedere se cè posto. Usa pure il mio cellulare, e lì vicino al binocolo. Due pesche? I tovaglioli di carta. Un sacchetto per le immondizie. Il libro che leggevi ieri, lhai finito no? Controlla la sentina che ieri cera un po dacqua. I bicchieri? Ecc. ecc. Qualche ora dopo, novello Dante, torni a riveder le stelle Si perchè nel frattempo sè fatta notte e sfinito dal caldo e la fatica ti accasci a poppa, felice e contento. Tutto lequipaggio ti è grato e ringrazia mentre tu pensi " E stata dura, ma è così che si è equipaggio. Si collabora, non si guarda alla fatica, al caldo, alla nausea data da un leggero mal di mare dovuto al fatto che sei stato troppo tempo sotto a ravanare nei gavoni". Evaporato lorgoglio per limpresa scopri che le tue mani ti stanno legando al pulpito utilizzando tutti i nodi marinari conosciuti e a nodi fatti, e ben assucati, ti ricordi ( merda! ) di non aver preso il cappellino per il quale eri sceso sotto coperta. Domani si distrarrà qualcun altro e memore delle tua fatiche gusterai sillaba per sillaba la potente frase: " Già che sei lì " Giorgio Zigiotti. |
SE VOLETE UN SITO RICCO E DIVERTENTE, DATEVI FA FARE AD INVIARE I VOSTRI CONTRIBUTI A:
Vi garantisco che non riceverete un centesimo di diritti di autore! AUG